Karate Fuori dal Dojo: Come L’Airone Sconfigge la Tigre

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karate fuori dal dojo

Inauguro oggi una serie di articoli in cui esploreremo come applicare i principi del Karate fuori dal dojo. Scopriremo come i suoi insegnamenti possano arricchire la nostra quotidianità e migliorare la nostra relazione con il mondo che ci circonda. Il Karate non è solo un’arte marziale da praticare all’interno delle quattro mura del dojo, ma è un modo di vivere, una filosofia che accompagna il praticante in ogni momento della vita.

Il concetto di “budō no bugei”

“Budō no bugei” è un termine giapponese introdotto per la prima volta da uno dei primi maestri di Karate documentati (se non il primo in assoluto), Sokon Matsumura. La frase si traduce letteralmente come “arti marziali della via”. Ma cosa significa esattamente questo termine e quali sono le sue implicazioni?

Sokon Matsumura
Sokon Matsumura.

“Budō no bugei” può essere interpretato come un’arte marziale oltre il combattimento, dove:

  • Budō: significa “via marziale”. Non si riferisce solo alle tecniche di combattimento, ma a un percorso di crescita personale e spirituale attraverso la pratica delle arti marziali.
  • Bugei: significa “arti marziali”. Il contesto si riferisce alle discipline marziali tradizionali giapponesi, come il Kendo, il Judo, il Karate e molte altre.

Quindi, “budō no bugei” non è semplicemente un allenamento fisico, ma un tipo di disciplina più ampia, come il Karate, che mira a coltivare:

  • La calma come arma: un cuore calmo non è solo uno stato mentale desiderabile, ma una vera e propria arma. Quando si è sereni, si è più concentrati, più reattivi e meno suscettibili alle provocazioni. Un avversario che affronta un avversario calmo si troverà spesso disorientato e meno efficace.
  • La vittoria interiore: sconfiggere il nemico non significa necessariamente sconfiggerlo fisicamente. Nel budō, la vera vittoria è la conquista di sé stessi. La padronanza delle proprie emozioni e la capacità di superare le proprie paure e limiti sono fondamentali. Quando si raggiunge questo stato di equilibrio interiore, si è in grado di affrontare qualsiasi sfida, sia essa fisica o mentale.
  • La non-violenza attiva: questa frase non invita alla passività, ma piuttosto a una forma di non-violenza attiva. Si tratta di disarmare l’avversario non con la forza, ma con la propria calma, determinazione, ma anche agendo d’astuzia.

La calma è un elemento fondamentale del Karate, che permette di trasformare la forza bruta in un’arte marziale raffinata ed efficace. Coltivando la calma, il praticante diventa non solo un combattente più abile, ma anche una persona più serena e equilibrata.

“Come l’airone sconfigge la tigre”

La storia dell’airone e della tigre è un esempio di come la calma possa essere usata come arma vincente.

La storia narra

“Sulle rive di un lago tranquillo, un’airone osservava una tigre che si aggirava con passo pesante. La tigre, forte e feroce, era affamata e cercava una preda. Gli occhi dell’airone incrociarono quelli della tigre, ma invece di fuggire o di attaccare, l’uccello rimase immobile, quasi parte dell’ambiente circostante.

La tigre, incuriosita e affamata, si avvicinò sempre di più, entrando nelle basse acque del lago. L’airone, con un movimento fulmineo, colpì la tigre in un punto vitale, sfruttando la sua agilità nelle acque del lago, e la sua conoscenza delle debolezze dell’animale più grande. La tigre, sorpresa e ferita, si ritirò ruggendo.”

Questo ci invita a riflettere su diversi aspetti fondamentali della pratica marziale:

  • La calma contro la forza: l’airone, con la sua apparente fragilità e la sua calma, rappresenta la virtù della pazienza e della non-violenza. La tigre, invece, simboleggia la forza bruta e l’aggressività. Questa contrapposizione ci mostra come la calma e la tecnica possano prevalere sulla forza fisica.
  • La conoscenza della propria natura e quella dell’avversario: l’airone conosce i propri punti di forza e di debolezza, così come quelli della tigre. Questa consapevolezza gli permette di sfruttare i punti deboli dell’avversario e di difendersi dai suoi attacchi.
  • La vittoria interiore: sconfiggere la tigre non significa necessariamente ucciderla. In questo contesto, la vittoria rappresenta la conquista di sé stessi, la padronanza delle proprie emozioni e la capacità di affrontare le sfide con serenità.

In generale l’airone è spesso utilizzato come simbolo nella cultura giapponese ma anche nelle arti marziali, in particolare nel Karate e nel Judo. Le sue posture e i suoi movimenti sono studiati e imitati dai praticanti, che cercano di acquisire la sua grazia, la sua calma e la sua efficacia.

La calma e la non-violenza per risolvere i conflitti

La calma e la non-violenza sono concetti che hanno ispirato e guidato innumerevoli individui e movimenti nel corso della storia. La loro forza risiede nella capacità di trasformare conflitti, promuovere la comprensione reciproca e costruire un mondo più pacifico.

Vediamo alcuni esempi storici che con la calma e la non-violenza hanno cambiato il corso degli eventi:

  • Mahatma Gandhi: la figura più iconica della non-violenza moderna, Gandhi. Guidò l’India verso l’indipendenza dalla Gran Bretagna attraverso una serie di proteste pacifiche, come lo sciopero della fame e la disobbedienza civile.
Mahatma Gandhi.
  • Martin Luther King Jr.: negli Stati Uniti, King ispirò il movimento per i diritti civili utilizzando la non-violenza come strumento per combattere la segregazione razziale e ottenere l’uguaglianza per gli afroamericani.
Martin Luther King Jr.
  • Nelson Mandela: in Sudafrica, Mandela e l’African National Congress combatterono l’apartheid attraverso la resistenza non violenta, scontando lunghe pene detentive e organizzando boicottaggi.
Nelson Mandela.
  • Le suffragette: in Europa e negli Stati Uniti, le suffragette lottarono per il diritto di voto delle donne, utilizzando spesso metodi non violenti come manifestazioni, scioperi della fame e atti di disobbedienza civile. Per le loro opposizioni furono sottoposte a torture e vessazioni.
Suffragette.

Applicare questi concetti alla vita quotidiana

Vediamo alcune strategie efficaci nel Karate per mantenere la calma, studiando al tempo stesso l’avversario:

  • Kumite: durante il combattimento, osservare l’avversario significa studiarne i movimenti, le posture, le debolezze e le tendenze. Questa osservazione permette di anticipare le mosse dell’avversario e di reagire di conseguenza.
Studio dell’avversario in incontro di Kumite.
  • Kata: anche nell’esecuzione dei kata, l’osservazione è fondamentale. Ogni movimento ha un significato e una funzione precisa. Osservando attentamente ogni dettaglio, si può approfondire la propria comprensione delle tecniche e dei principi del Karate.

Questi concetti possono essere portati dal Karate fuori dal dojo, e possono essere rapportati alla vita quotidiana:

  • Problemi: quando affrontiamo un problema, osservare la situazione da diverse angolazioni ci permetterà di identificare le cause profonde e di trovare soluzioni più efficaci. Non limitiamoci a conclusioni affrettate, dettate da uno sguardo superficiale, ma approfondiamo la questione. Chi, cosa, dove, quando, come e perché? Queste semplici domande possono aiutare a delineare il quadro completo della situazione.
  • Relazioni: osservare le persone con cui interagiamo ci aiuta a comprendere meglio le loro esigenze, le loro emozioni e i loro punti di vista. Questo favorisce una comunicazione più efficace e relazioni più sane. Andiamo oltre i pregiudizi e ricordiamo che ognuno ha le sue motivazioni quando effettua una scelta, o espone le sue ragioni. Ascoltiamo, prima ancora di parlare. Cercare di comprendere il punto di vista di tutte le persone coinvolte può rivelare aspetti inaspettati del problema.
  • Decisioni: prima di prendere una decisione importante, è fondamentale osservare attentamente tutte le variabili in gioco, valutando i pro e i contro di ciascuna opzione. A volte, abbiamo bisogno semplicemente di tempo per raccogliere tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione. Aspettare il giorno seguente per prendere una decisione importante potrebbe cambiare il nostro punto di vista.

Vediamo ancora qualche esercizio per osservare con efficacia e calma:

  • Mente aperta: è importante approcciarci all’osservazione con una mente aperta, senza preconcetti. Dobbiamo essere disposti a rivedere le proprie idee alla luce di nuove informazioni.
  • Attenzione ai dettagli: osserviamo tutto ciò che ti circonda, anche i dettagli più piccoli. Non limitiamoci alla vista, ma coinvolgiamo anche l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto. Prendiamoci del tempo per osservare le cose con calma e attenzione, senza fretta.
  • Empatia: mettiamoci nei panni degli altri per comprendere meglio le loro motivazioni e le loro prospettive. Cerchiamo attivamente di comprendere le altre persone, tanto più coloro che hanno esperienze di vita molto diverse dalla nostra.
  • Distacco emotivo: cerchiamo di mantenere un certo distacco emotivo dalla situazione, per poterla valutare in modo più oggettivo. Se siamo coinvolti in un conflitto, è utile prendere una pausa e cercare di vedere la situazione dal punto di vista dell’altra persona.

Conclusioni

La calma, nel Karate, è più di una semplice tecnica; è un viaggio interiore. Attraverso l’allenamento costante e la pratica della mindfulness, il praticante può portare il Karate fuori dal dojo, imparando a controllare le proprie emozioni, a sviluppare la pazienza e a rispondere alle sfide con saggezza. Queste competenze, una volta acquisite, trascendono la pratica marziale e si integrano perfettamente nella vita quotidiana, aiutando ad affrontare lo stress, a migliorare le relazioni interpersonali e a raggiungere un maggiore benessere psicologico. In definitiva, il Karate ci insegna che la vera forza non risiede nella potenza fisica, ma nella capacità di mantenere la calma anche nelle situazioni più difficili.

Se vuoi approfondire come costruire una mentalità vincente come un karateka, leggi questo articolo.

Se vuoi apprendere alcune tecniche di Karate affiancandole efficacemente a tecniche di respirazione, guarda questo video.

Nei prossimi articoli vedremo in dettaglio esercizi pratici per applicare gli insegnamenti del Karate fuori dal dojo e nella vita quotidiana.

Oss

Il movimento vince il freddo, lo star fermi vince il calore. Chi è calmo e tranquillo diventa la guida del mondo. – Lao Tzu

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Ciao! Sono un informatico e karateka, appassionato da sempre di arti marziali e di cultura orientale, affascinato dal mondo della crescita personale. Amo la natura, la vita all'aria aperta, e la montagna. Sono cresciuto tra le colline del Chianti e oggi vivo a Firenze. scopri di più

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