I 3 Tempi di Attacco: Sen Sen no Sen, Sen no Sen, Go no Sen

Tempo di lettura: 9 minuti
sen no sen

Cosa distingue un combattente esperto da un principiante? Oltre alla forza fisica e alla tecnica, un ruolo fondamentale è giocato dalla capacità di leggere le intenzioni dell’avversario e di reagire di conseguenza. I tre tempi di attacco, Sen Sen no Sen, Sen no Sen e Go no Sen, ci offrono un modello per comprendere e padroneggiare queste dinamiche. Sei pronto a scoprire come anticipare le mosse del tuo avversario, sincronizzare le tue azioni con le sue o contrattaccare al momento giusto?

“Il tempo è il punto più importante nel combattimento. Chi colpisce per primo vince.” – Miyamoto Musashi

I tre tempi di attacco sono lo strumento perfetto per affinare la tecnica e la reattività. Infatti scegliere il momento giusto per sferrare un attacco è determinante nelle arti marziali, e più in generale nelle discipline che si concentrano sul combattimento come il Kendo, l’Aikido, il Karate, ma anche il pugilato.

In questo articolo, vedremo una guida pratica per l’applicazione dei tre tempi di attacco, con esercizi specifici e consigli utili per superare le sfide più comuni.

Sen (先), attacco di iniziativa

Tradotto letteralmente Sen infatti significa “prima” o “precedere”, ed indica la capacità di agire per primi, di prendere l’iniziativa nel combattimento. È un principio che trascende le specifiche tecniche, toccando corde profonde della strategia e della psicologia marziale. Il Sen è dunque l’unione perfetta tra intuizione e strategia, una capacità che permette al guerriero di combattere con la mente e con il corpo.

Nella pratica, cosa significa realmente Sen?

  • Tempo: chi agisce per primo, detta il ritmo dello scontro. Chi ha il Sen può sorprendere l’avversario, cogliendolo impreparato e sfruttando al massimo le proprie capacità.
  • Spazio: il Sen permette di controllare lo spazio di combattimento. Chi attacca per primo, impone all’avversario di reagire, limitandone le opzioni e costringendolo a difendersi.
  • Mente: avere il Sen significa possedere una mente agile e reattiva. Chi anticipa le azioni dell’avversario può rispondere in modo efficace e preciso, neutralizzandone le minacce.

I vantaggi di utilizzare il Sen al momento giusto:

  • Sorpresa: l’elemento sorpresa è un potente alleato nel combattimento. Chi agisce per primo, coglie l’avversario impreparato, aumentando le proprie possibilità di successo.
  • Iniziativa: chi ha il Sen detta il ritmo dello scontro, costringendo l’avversario a reagire all’attacco.
  • Controllo: avere il Sen significa controllare lo spazio di combattimento e limitare le opzioni dell’avversario.
  • Confidenza: agire per primi infonde sicurezza e aumenta la fiducia nelle proprie capacità.

Nella pratica, con quale tecniche posso usare il Sen?

  • Kizami zuki (o pugno diretto frontale): eseguire un pugno diretto frontale può sbilanciare e/o cogliere di sorpresa l’avversario. La tecnica può servire anche come disturbo, per eseguire altre tecniche a seguire. Un esempio nel pugilato è il jab.
  • Ushiro geri (o calcio posteriore): un calcio posteriore al momento giusto può anticipare l’attacco dell’avversario, e può essere molto efficace.
Esempio di Sen (attacco di iniziativa).

Sen Sen no Sen (先先の先) o anticipo sull’attacco

Letteralmente tradotto come “prima del prima del prima”, questo principio indica la capacità di anticipare non solo l’azione dell’avversario, ma anche la sua intenzione di agire. Sen Sen no Sen è una tecnica con cui si vince attaccando in anticipo, significa ottenere la vittoria attaccando per primi. L’attacco deve essere portato nel momento in cui si percepisce l’attacco dell’avversario, dunque prima che lo stesso abbia eseguito la tecnica. In questo modo l’attacco viene bloccato sul nascere.

Molti praticanti, soprattutto i più principianti, intendono utilizzare questo tempo ma finiscono inevitabilmente per usare Sen no Sen/Tai no Sen (spiegato al paragrafo successivo).

Cosa significa veramente Sen Sen no Sen?

Mentre il Sen si riferisce all’azione di attaccare per primi, il Sen Sen no Sen va oltre. Significa infatti:

  • Prevedere l’imprevisto: anticipare le mosse dell’avversario prima ancora che egli stesso le abbia formulate nella sua mente.
  • Leggere la mente: capire le intenzioni dell’avversario osservando i suoi movimenti, la sua postura e la sua respirazione.
  • Agire proattivamente: non limitarsi a reagire, ma prendere l’iniziativa, guidando lo scontro.

Scopriamo quali sono i vantaggi del Sen Sen no Sen:

  • Sorpresa: colpire l’avversario prima che possa agire è il modo più efficace per neutralizzare un attacco.
  • Efficienza: elimina la necessità di reagire a un attacco, risparmiando tempo ed energia.
  • Confidenza: la capacità di anticipare le azioni altrui infonde una grande sicurezza.

Nella pratica, con quale tecniche posso usare il Sen Sen no Sen?

  • Mae geri (o calcio frontale): anticipando l’attacco dell’avversario, possiamo eseguire un calcio frontale chudan, che spezza l’attacco e l’avanzamento. Al calcio potrebbe seguire un attacco (o più) di mano, come ad esempio un kizami zuki o un gyaku zuki.
  • Tecnica di pugno, come ad esempio urachen uchi o kizami zuki: l’attacco dell’avversario può essere fermato con una semplice tecnica di pugno, rapida e diretta.
Esempio di Sen Sen no Sen (attacco di anticipo).

Sen no Sen (先の先)/Tai no Sen (対の先) , o attacco in contemporanea

Sen no Sen e Tai no Sen sono concetti che hanno un significato letterale differente, ma un’applicazione pratica simile. Mentre Sen no Sen significa “prima del prima”, Tai no Sen invece significa “attacco simultaneo”. Nella pratica, si tratta di colpire l’avversario esattamente nello stesso istante in cui cerca di colpire te. È una danza di energie dove la velocità, la precisione e la lettura delle intenzioni dell’avversario sono fondamentali.

Più precisamente, mentre il Sen Sen no Sen si concentra sull’anticipare l’intenzione dell’avversario, il Sen no Sen/Tai no Sen si focalizza sul momento esatto dell’impatto. Non si tratta solo di reagire all’azione dell’avversario, ma di sincronizzarsi con essa. È come un’onda che incontra un’altra onda: nel momento dell’incontro, si genera una forza combinata che può essere sfruttata a proprio vantaggio.

Vediamo i vantaggi del Sen no Sen/Tai no Sen:

  • Neutralizzazione immediata: colpendo contemporaneamente, si annulla l’effetto dell’attacco avversario, creando un’apertura per un contrattacco o una proiezione.
  • Massimizzazione della forza: sfruttando la forza dell’attacco avversario, si moltiplica la potenza del proprio colpo. La forza di impatto del nostro attacco sarà infatti sommata a quella generata dall’attacco (e spostamento) dell’avversario.
  • Equilibrio disturbato: colpendo nel punto giusto e al momento giusto, si può destabilizzare l’equilibrio dell’avversario, rendendolo più vulnerabile.
  • Sviluppo della sensibilità: il Sen no Sen/Tai no Sen richiede una grande sensibilità corporea e una profonda comprensione delle dinamiche del combattimento.
  • Gestione della distanza: per eseguire un Sen non Sen/Tai no Sen efficace, è necessario mantenere la giusta distanza dall’avversario. Questa non deve essere né troppo vicina né troppo lontana.

Nella pratica, come si applica il Sen no Sen/Tai no Sen?

Il Sen no Sen/Tai no Sen può essere applicato a diverse tecniche, sia di attacco che di difesa. Vediamo alcuni esempi pratici:

  • Bloccando e contrattaccando simultaneamente: mentre l’avversario sferra un pugno, possiamo bloccare il suo braccio e sferrare un colpo al volto o al corpo. Ad esempio possiamo eseguire un gyaku zuki (pugno contrario) contro un kizami zuki (pugno diretto frontale). Anticipando il pugno frontale dell’avversario, possiamo eseguire il diretto inverso che interseca la traiettoria del pugno, neutralizzando così l’attacco.
  • Sfruttando la spinta dell’avversario: se l’avversario avanza verso di noi, possiamo sfruttare la sua forza per proiettarlo a terra o per creare un’apertura per un attacco. Un esempio è la tecnica dell’asilo barai.
  • Utilizzando le leve: le leve articolari possono essere applicate nel momento in cui l’avversario cerca di bloccare un attacco.
Esempio di Tai no Sen (attacco in contemporanea).

Go no Sen (後の先) o attacco successivo

Il termine Go no Sen letteralmente può essere tradotto come “dopo il prima”, e significa attaccare l’avversario dopo che ha preso l’iniziativa. L’equivoco qui è dovuto all’uso di Sen che significa prima ma preceduto dal termine Go che significa dopo. In linea di principio, è una parata o un blocco, eseguito successivamente all’attacco dell’avversario.

Questa strategia implica rispondere all’azione dell’avversario. In altre parole, si aspetta che l’avversario inizi un attacco e lo esegua. Poi noi reagiamo di conseguenza. In pratica aspettiamo che l’attacco sia scaricato, per eseguire il nostro attacco. Il tempo di reazione deve essere minimo (si parla di centesimi di secondo in un professionista!). È come giocare a scacchi: osserviamo prima la mossa dell’avversario, poi cerchiamo di contrattaccare in modo efficace.

È importante anche capire che l’essenza del Go no Sen incorpora la capacità di controllare il tempismo dell’avversario con la tua presenza e postura e dettare le opzioni di attacco e l’inizio. L’abile praticante del Go no Sen ha un forte carattere dinamico o spirito (Kihaku), in grado di colpire qualsiasi avversario.

Vediamo i vantaggi del Go no Sen:

  • Massimizzazione dell’efficacia: attendere il momento giusto per contrattaccare permette di sfruttare al meglio la forza e l’energia dell’avversario, rendendo il proprio attacco più potente e destabilizzante.
  • Minore dispendio di energia: non è necessario anticipare continuamente l’azione dell’avversario, evitando così di sprecare energie in movimenti inutili.
  • Maggiore reattività: il Go no Sen sviluppa una grande reattività e capacità di adattamento, permettendo di rispondere in modo efficace a diverse tipologie di attacchi.
  • Protezione: attendere l’attacco dell’avversario consente di valutare la sua traiettoria e di proteggersi in modo migliore.

Adesso vediamo alcuni esempi pratici di utilizzo del Go no Sen:

  • Parata e contrattacco: l’avversario sferra un pugno diretto. Dunque possiamo parare l’attacco con un braccio e contrattaccare con un colpo al corpo o al volto con un gyaku zuki .
  • Spostamento e proiezione: l’avversario esegue un calcio frontale (es. mae geri). Ci spostiamo lateralmente, evitando il calcio, e sfruttiamo l’impeto dell’avversario per proiettarlo a terra.
  • Spostamento e contrattacco: l’avversario esegue un attacco frontale. Ci spostiamo in obliquo evitando l’attacco. Dunque andiamo a contrattaccare con un pugno (es. kizami zuki) se siamo vicini all’avversario, o con un calcio (es. mawashi geri), se siamo lontani.
Esempio di Go no Sen (attacco successivo).

I 3 tempi di attacco a confronto

Dopo aver analizzato approfonditamente i singoli tempi di attacco, vediamo adesso in tabella un riepilogo completo.

Tempo di attaccoDescrizioneCaratteristiche
Sen Sen no SenAnticipare l’azione avversaria (attaccare appena si percepisce l’intenzione dell’avversario)Intuizione, preveggenza
Sen no Sen/Tai no SenAttaccare contemporaneamente all’avversario (attaccare non appena l’avversario esegue il suo attacco, e prima che lo abbia terminato)Tempistiche esatte, sincronizzazione
Go no SenRispondere all’azione avversaria (far attaccare l’avversario, quindi reagire immediatamente con il proprio contrattacco)Pazienza, reattività

Alcuni punti sono importanti e da ricordare:

  • Il Sen non è solo velocità: è anche questione di tempismo, coordinazione e lettura dell’avversario.
  • Il Sen richiede allenamento costante: più ti alleni, più il tuo senso del tempo e dello spazio si affinerà.
  • Il Sen è un concetto dinamico: non esiste un unico modo per applicarlo, ma bisogna adattarlo a ogni situazione.

Conclusioni

La scelta della strategia dipende da diversi fattori, come la distanza dall’avversario, la sua velocità, la propria abilità e la situazione specifica del combattimento. Un buon praticante di arti marziali deve essere in grado di adattare la propria strategia in base alle circostanze e di passare fluidamente da una all’altra.

E tu che tipo di attacco preferisci? Fammelo sapere nei commenti!

Se vuoi approfondire o rivedere le tecniche espresse nell’articolo, puoi leggere:

Puoi seguirmi anche su:

Oss

Bigliografia

  1. Sun Tsu , L’arte della Guerra.
  2. Miyamoto Musashi, Il Libro dei Cinque Anelli.

Ciao! Sono un informatico e karateka, appassionato da sempre di arti marziali e di cultura orientale, affascinato dal mondo della crescita personale. Amo la natura, la vita all'aria aperta, e la montagna. Sono cresciuto tra le colline del Chianti e oggi vivo a Firenze. scopri di più

Leave Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights